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Castelnuovese, intervista al D.S. Antonio Mazzuoli

Foto www.usdcastelnuovese1926.com
In vista della stagione 2017/2018 abbiamo avvicinato il confermatissimo D.S. Antonio Mazzuoli e gli abbiamo rivolto alcune domande.
Ancora un anno da DS alla Castelnuovese. Quali sono le tue sensazioni in vista della stagione 2017/2018?
Sì. Ancora D.S. della Castelnuovese. A differenza della scorsa stagione dove sono rientrato a fine novembre. Quest’anno da inizio stagione. Sono orgoglioso di ricominciare questo ruolo nella squadra del mio paese dove ho giocato per molti anni fin da bambino. Ho sensazioni positive. So di avere alle spalle una società sana e seria che mi supporta e questo è fondamentale.
Che squadra stai allestendo? Rimarrà lo zoccolo duro dello scorso campionato?
Rimarrà senz’altro lo zoccolo duro formato da vecchi di esperienza e ragazzi del paese. Questa è la politica della società. Stiamo provando ad allestire una squadra in grado di poter fare un buon campionato cercando di inserire qualche rinforzo e buone quote.
Che campionato si prospetta quest’anno in promozione? Quali saranno le squadre in grado di vincere il campionato?
Credo che questo che andiamo a disputare sarà un campionato di altissimo livello con ottime squadre considerando le retrocesse dall’Eccellenza (Nuova Foiano, Olimpic Sansovino e Nuova Chiusi, n.d.r.) e le ottime squadre rimaste della scorsa stagione. Non è facile fare pronostici sulla vittoria finale ma sarà sicuramente un campionato lottato da 4/5 squadre di pari valore.
Dove potrà arrivare la Castelnuovese nella prossima stagione?
Credo e spero che la Castelnuovese arrivi prima possibile a 40 punti. Dopodiché vedremo cosa possiamo fare ancora. Ma la cosa importante è raggiungere i punti che ci consentano la permanenza in questa categoria.
Dicci qualcosa di Massimo Zavaglia
Sul Mister posso dire di essere contento di averlo portato alla guida della Castelnuovese di comune accordo con il Presidente Lorenzo Baldi. Massimo ha disputato per 10 anni campionati giovanili con ottimi risultati, togliendosi delle grandi soddisfazioni, lavorando in società come Sangiovannese, Montevarchi e Bibbiena. Tanta gavetta e sacrificio. Oggi lo vedo pronto per il salto nel calcio dei grandi. Siamo coetanei e ci conosciamo grazie al calcio da un bel po’ di anni. Sono orgoglioso di essere stato proprio io il suo promotore e il primo a credere in lui. Per me è la scommessa più bella che potevo fare.