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Mister Zavaglia si presenta

Abbiamo avvicinato il nuovo mister della Castelnuovese e gli abbiamo rivolto alcune domande a cui, gentilmente, ha prontamente risposto.
Cerchiamo di conoscere Massimo Zavaglia. Presentati ali tifosi della Castelnuovese. Iniziamo dai dati anagrafici e dal curriculum
Massimo Zavaglia nato a San Giovanni Valdarno il 30 aprile 1971, Istruttore Militare di Educazione Fisica presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze con il grado di Maresciallo Capo, Allenatore diplomato Uefa “B”.
Ho iniziato ad allenare nel 2007:
fino al 2010 ho fatto gli Esordienti 1° e 2° anno alla Sangiovannese;
2010/2011 Giovanissimi a Montevarchi 2° posto;
2011/2013 due stagioni alla guida dei Giovanissimi 1° anno (fuori classifica avevamo 2 squadre) e 2°anno (4° posto) della Sangiovannese;
2013/2014 Juniores Regionale Sangiovannese 4° posto e approdo agi ottavi di Coppa Toscana;
2014/2015 Allievi Montevarchi 2° posto;
2015/2016 Juniores Nazionale Sangiovannese 8° posto (con una squadra proveniente dai provinciali), Premio Mister Fair play tra i 150 allenatori di tutte le categorie al Città di Sansepolcro;
2016/2017 Allievi Regionali Elite a Bibbiena 10° posto (eguagliato il miglior piazzamento del Bibbiena negli Elite) con vittoria del prestigioso torneo di Città di Sansepolcro.
Dai “ragazzi” ai “grandi”. Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?
Dare continuità alla mia crescita “professionale” e centrare il prima possibile gli obiettivi stabiliti con la società.
Hai un modulo di gioco che preferisci e un allenatore a cui ti ispiri?
Negli anni ho utilizzato un po’ tutti i moduli, perchè ho sempre adattato il mio lavoro in base alle caratteristiche dei giocatori che avevo a disposizione. In base alle esperienze fatte quello che più mi dà soddisfazione è l’1-4-3-3, ma sono un allenatore molto camaleontico, anche durante la partita tendo a variare il modulo in base alle situazioni che si vengono a creare. Per questo motivo il lavoro da fare in fase di preparazione di campionato è tanto e complesso, ma nel corso degli anni le mie squadre hanno espresso sempre un gioco piacevole e gli interpreti, cioè i protagonisti, i giocatori, si sono divertiti a giocare a calcio. Quest’ultima è la cosa più importante per me, i giocatori si devono “divertire“, è un gioco, non a caso GIOCANO a calcio. Una citazione di una teologa tedesca a cui era stato chiesto come spiegare la felicità ad un bambino rispose “non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare“. In merito all’allenatore a cui m’ispiro? Beh, per i motivi che ti ho citato sopra, colui che riesce meglio a farlo ad altissimi livelli è Maurizio Sarri, che tra l’altro ha calcato per tante stagioni il “Luca Quercioli”.
Quali sono le tue ambizioni personali nel calcio? Dove vorresti arrivare?
Più che ambizioni, ho un sogno, e non voglio smettere di sognare, i sogni sono quelli che danno forma al mondo, lo dice anche il mio cantante preferito (Luciano Ligabue), e per scaramanzia i sogni non si raccontano!!!
Conosci già i giocatori attuali della Castelnuovese? Cosa pensi che manchi a questa squadra?
Chi più e chi meno li conosco tutti, qualcuno l’ho allenato, qualcuno giocava nelle prime squadre dove ho allenato in precedenza ed altri li ho visti spesso giocare. Penso che non manchi niente a questa squadra per fare bene. Nelle ultime due stagioni sotto la guida di Mister Mussi hanno fatto molto bene e sono andati sempre in crescendo, quindi sono convinto che non sarà difficile confermare le buone annate precedenti.