L’Aquila stende il Laterina e mantiene 4 punti di vantaggio sul Grassina
Montevarchi-Laterina 1-0
C.S. Aquila 1902 di Montevarchi: Bobini, Pasquini, Stefanelli (87’ Brocci), Bartoli (53’ Corsi), Bartolozzi, Ezechielli, Mannella, Ferri, Vangi, Daveri, Sguera (67’ Renzi).
A disposizione: Dini, Pellegrino, Aiello, Cuccoli.
Allenatore: Rigucci
Arno Laterina: Brandi, Tomberli (71’ Crestini), Bindi, Villi (73’ Francesconi), Arcioni, Minatti, Ciagli (77’ Buccero), Carboni, Orabona, Benedetto, Rocchi.
A disposizione: Martinelli, Casini, Ceccherini, Cinini.
Allenatore: Pratesi
Arbitro: sig. Masotti di Empoli
Rete: 69’ Vangi
Ammoniti: Ciagli (L), Ferri (M), Stefanelli (M), Sguera (M), Bartolozzi (M)
Nuova vittoria dell’Aquila sul Laterina (quest’anno 3 incontri 3 successi, coppa compresa), il quale vede seriamente compromesse le sue possibilità di accedere ai playoff, mentre il Montevarchi mantiene inalterato il distacco nei confronti del Grassina: calendario ed aritmetica alla mano, gli aquilotti potrebbero festeggiare la promozione in Eccellenza già da domenica prossima ma la possibilità c’è solo sulla carta.
Ottima giornata quella odierna al Brilli Peri, che ha chiamato un gran pubblico (si parlava di circa 800 spettatori, con una folta rappresentanza proveniente da Laterina); l’influenza ha picchiato duro in casa del Montevarchi, che recupera in extremis Corsi e Renzi, seppur pronti solo per sedersi inizialmente in panchina, pertanto Rigucci opta per confermare la difesa della settimana scorsa e gioca la carta Mannella in posizione di regista (anche se, a conti fatti, il ragazzo ha sudato parecchio per muoversi in un ruolo non suo), con Sefanelli spostato più avanti e Bartoli a dar copertura al (consueto) 3-5-2, preferendo Sguera a Mori a far da spalla a Vangi.
L’inizio della partita è bruttino: l’Aquila stenta a trovare gli automatismi cui è abituata ed il Laterina tenta di approfittarne ma con scarsi risultati, in quanto ogni discesa si infrange contro il baluardo eretto dalla difesa rossoblu.
La prima occasione, però, è del Montevarchi: al 10’, improvvisamente, un’intuizione di Stefanelli, che si trovava circa a centrocampo, sulla sua fascia sinistra, gli dà la possibilità di fare un lancio verso Sguera, il quale s’invola verso la rete avversaria, triangola con Vangi (in posizione più centrale) e, entrato in area, cerca il gol di precisione tirando una palla a giro diretta verso l’angolino alla sinistra di Brandi ma questo, con uno spettacolare tuffo, smorza la conclusione; la sfera rimbalza proprio sui piedi di Ferri, entrato anch’esso in area (in posizione centrale), che tira a botta sicura ma, all’ultimo istante, un provvidenziale intervento di Rocchi vanifica l’opportunità.
La partita non decolla: il 5-4-1 del Laterina chiude tutti gli spazi d’attacco per i rossoblu, i quali non riescono proprio a trovare il bandolo della matassa, ostacolati tra l’altro dal comportamento dilatorio (irritante oltre ogni limite, che tante volte ha mandato gli spettatori locali su tutte le furie) degli ospiti, che approfittano di ogni occasione per perdere tempo, platealizzando ogni più piccolo fallo e costringendo sia gli aquilotti che il direttore di gara a fermare più volte il gioco per sincerarsi delle condizioni dei giocatori ospiti (particolarmente “beccato” dagli ultrà è stato Carboni, reo di sceneggiate sinceramente indecorose).
Al 27’, nonostante gli sforzi del Laterina di tentare di imbastire un’occasione di attacco, ecco una nuova fiammata del Montevarchi: una palla contrastata viene rimandata in avanti sulla fascia destra di attacco del Montevarchi, tutto sembra perduto ma Pasquini ci crede e, con una gran volata, arriva sulla sfera un istante prima che termini oltre la linea di fondo e crossa millimetrico sul secondo palo dove Sguera si fa trovare puntuale e colpisce di piatto, mirando all’angolino di sinistra ma Brandi, con una nuova prodezza, si distende e neutralizza in angolo.
Dal susseguente corner Stefanelli crossa in maniera davvero strana dentro l’area (praticamente la palla ha corso parallela alla linea di fondo) e Ciagli, nella foga di anticipare Sguera, per un pelo non infila la propria porta: nuovamente Brandi deve compiere un miracolo per salvare il risultato.
Il primo tempo, tutto sommato, è tutto qui: solo al 42’ una discesa sulla fascia destra di Pasquini consegna a Vangi un pallone invitante ma l’attaccante, mentre sta per entrare in area all’altezza dell’angolo di sinistra, cicca completamente la mira e la sfera finisce addirittura in fallo laterale !
Nella ripresa Rigucci decide di rischiare il tutto per tutto e richiama Bartoli (buona la sua prestazione) per inserire Corsi: in questo modo si ripristinano gli schemi cui tutti gli aquilotti conoscono oramai alla perfezione ed il gioco dei rossoblu migliora di minuto in minuto (mentre, di converso, il fiato degli avversari si fa sempre più pesante).
Al 48’ Sguera riesce a trovare un pertugio a centrocampo e, a grandi falcate, corre verso Brandi ma, non appena entra in area, viene affrontato da Bindi: l’aquilotto si aspetta il rigore ma l’arbitro (poco convincente oggi la sua prestazione) assegna solo il calcio d’angolo (col senno di poi si vedrà che, effettivamente, l’intervento è stato corretto).
Il Laterina continua a latere in attacco anche se, al 52’, Bindi, trovatosi inaspettatamente solo in area alla sinistra di Bobini, si impossessa di una palla vagante e, pur essendo in posizione defilatissima, tenta un millimetrico pallonetto ma l’estremo rossoblu non si fa sorprendere e neutralizza senza troppi patemi.
Al 58’ l’Aquila getta al vento una occasione clamorosa: un cross di Ferri verso la fascia sinistra viene recuperato da Stefanelli (tra l’altro appena ammonito: essendo diffidato dovrà saltare la prossima trasferta di Reggello) e contro crossato prontamente dentro l’area; tutti quanti vengono presi in controtempo ma la traiettoria della sfera è poco chiara e, nel dubbio, Sguera vi si avventa e, pur completamente sbilanciato all’indietro, riesce a toccare la palla ma questa (con Brandi fuori combattimento) s’impenna oltre misura e centra clamorosamente la traversa !
In tribuna gli animi ribollono: gli sportivi ospiti vedono che la loro squadra riesce a reggere gli urti degli attacchi aquilotti e sperano in un risultato positivo mentre i locali, innervositi ed irritati dal perpetuarsi di pantomime perditempo degli avversari, mugugnano e brontolano contro questo o quel giocatore, lamentando che, nel frattempo, il tempo sta passando senza che l’equilibrio venga spezzato.
E, invece, il Montevarchi riesce a sfondare: al 69’ Ferri, sulla sua tre quarti offensiva di destra, alza la testa e vede che Stefanelli ha un’autentica prateria di fronte a se e, lesto, gli allunga un forte cross; l’esterno rossoblu arpiona la sfera, supera il contrasto di Bindi e crossa dentro l’area dove Minatti cerca di contrastare Renzi che, allora, passa corto per l’accorrente Vangi, il quale scaglia un autentico missile (carico di potenza e rabbia) che s’insacca sotto la traversa.
Il gol è un’autentica liberazione per i tifosi rossoblu, che urlano la loro gioia verso l’attaccante e, conseguentemente, irridono i giocatori ospiti, incitandoli beffardamente a correre di più.
La cosa surriscalda gli animi in tribuna, già precedentemente arroventati: nel mentre che il Laterina sostituisce Tomberli per Crestini e Villi per Francesconi in tribuna coperta si accende un parapiglia, le rispettive tifoserie (non gli ultrà!) vengono a contatto, numerose mani si alzano, forse vola qualche ceffone e la folla inizia ad ondeggiare pericolosamente; servirà un discreto ma severo intervento della polizia per calmare i bollenti spiriti e far si che la situazione ritorni verso la normalità.
Da allora in poi il Laterina tenta di portarsi in avanti ma, incapace di modificare il proprio schema di gioco, mai si rende pericoloso dalle parti di Bobini ed il Montevarchi, col trascorrere del tempo, inizia a gestire il possesso di palla, col chiaro intento di spegnere gli affondi avversari e portare in cascina il prezioso risultato: solo al 92’, in pieno recupero, Vangi, appostato stavolta sulla sua tre quarti offensiva di sinistra, triangola lesto con Ferri, entra in area e prova, con un’altra palla a giro, a sorprendere Brandi ma la sfera si limita a carezzare appena il palo di destra e si perde sul fondo.
I 4 minuti di recupero concessi dal signor Masotti non cambiano l’esito dell’incontro e, fischiata la fine, i rossoblu vanno a godersi il “terzo tempo” degli ultrà, che hanno riempito la Curva Farolfi, diventato ormai piacevole tradizione.
A fine partita gli sportivi fanno i conti: se il Montevarchi, il prossimo turno, vincesse a Reggello ed il Grassina perdesse a Sagginale potrebbero festeggiare la vittoria con 3 turni di anticipo ma la differenza di tasso atletico tra le due formazioni suggerisce di non vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato.
Si preferisce, pertanto, godersi la vittoria e cogliere l’occasione per augurare a tutti quanti una Pasqua buona.
Aquila Montevarchi