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Le prime parole del nuovo D.S. amaranto, intervista ad Emanuele Simoni

Abbiamo avvicinato il nuovo D.S. amaranto Emanuele Simoni per la prima intervista della stagione. Ecco le sue prime parole. Emanuele, ancora un anno da giocatore alla Castelnuovese. In questa stagione avrai però anche un altro ruolo importantissimo: quello di Direttore Sportivo. Quali sono le tue sensazioni? Questa per me è la 23ª stagione in una prima squadra, ne ho vissute tante, ma quella che è alle porte per me sarà molto particolare. Oltre che dare il mio apporto in campo come calciatore sarò anche D.S. È un ruolo che ho accettato ben volentieri conscio delle difficoltà e dell’impegno che serviva per affrontare un ruolo del genere. Ho accettato serenamente per 2 motivi: perché ora come ora è un piacere ed un onore mettere la faccia per questa società, per questo spogliatoio e per questo ambiente. E poi perché la squadra non aveva bisogno di stravolgimenti ma semplici ed importanti ritocchi per migliorarla. Stiamo facendo un ottimo lavoro di squadra tra parte dirigenziale e parte tecnica. Il ritorno di Riccardo Mussi sulla panchina amaranto è stato il tuo primo colpo stagionale. Descrivi le caratteristiche di Riccardo come uomo e come allenatore Sì Riccardo è stato il Nostro primo colpo di mercato. Dico Nostro, perché come dicevo prima lavoriamo in squadra. Posso fare nomi, ma poi in questo caso mi sono confrontato col presidente e ci siamo convinti che era la scelta più giusta. Riccardo ho avuto la sfortuna di conoscerlo solo 3 anni fa e da subito abbiamo avuto una bella empatia. È un uomo determinato, umile, pronto a darti tutto se sei leale con lui, un uomo diretto che non te le manda a dire, che ha una capacità dialettica invidiabile, un grande uomo. Come allenatore so che mi insulterà dopo queste parole. È uno degli allenatori più preparati che ho avuto, è determinato, è coraggioso, è un allenatore che merita categorie superiori perché è preparato e non trascura i dettagli. Nonostante le mille difficoltà, il primo anno, riuscì a portarci alla salvezza nel play-out alla Legnaia giocando a calcio e insegnando come e dove battere i fallolaterali… È un allenatore per cui tiferò sempre… Sei un profondo conoscitore dello spogliatoio amaranto. Quali sono i punti di forza di questo gruppo? I punti di forza di questo gruppo sono le persone, sono gli uomini e i ragazzi che compongono lo spogliatoio. In 23 anni ne ho vissuto di episodi, ma posso confermare che ambienti come ci sono a Castelnuovo è veramente difficile trovarli, tanto è vero che chi arriva da noi, io compreso, dura fatica a mollare nonostante richieste anche economiche più importanti… Il nostro spogliatoio vale molto di più di qualche centinaio di Euro in più al mese da un’altra parte… Quali modifiche di organico ci saranno rispetto alla scorsa stagione? Alcune modifiche inevitabili ci saranno per le quote. Poi dobbiamo rammaricarci della non conferma per motivi lavorativi di Federico Scarnati e di Rocco Salinardi, che resteranno sicuramente nostri primi tifosi. Ci sarà il ritorno di Edoardo Bighellini, che dopo 2 stagioni lontano a segnare gol a destra e a sinistra è giusto che si giochi le sue carte nella squadra del suo paese e dei suoi amici. Abbiamo preso Lorenzo Chisci, prima punta, grande esperienza e personalità. Con lui abbiamo definito pure con Diego Mecocci, calciatori dalle spiccate qualità tecniche e mio ex compagno e giocatore quando prima giocavo e poi allenavo a Bucine. Che campionato si prospetta quest’anno in promozione? Dove può arrivare la Castelnuovese? Credo che il campionato sarà ancora più competitivo rispetto già a questa ultima stagione… Molte squadre si sono rafforzate con calciatori di eccellenza, noi compresi… Facendo queste operazioni abbiamo voluto sicuramente migliorarci per puntare a qualcosa più degli ultimi anni, a qualcosa di più di una salvezza. Consapevoli, col sudore sulla fronte, che sarà dura ed impegnativa. Ma intanto siamo pronti… Antonio Mazzuoli e Massimo Zavaglia dopo il buon campionato con la Castelnuovese hanno fatto un salto in avanti passando ad un’ottima società di categoria superiore: il Valdarno F.C. Vuoi mandargli un saluto da queste pagine? Per chi intraprende il calcio in un certo modo, credo che Antonio e Massimo abbiano preso la scelta più giusta per alzare la famosa asticella e mettersi in gioco… Sono state due splendide sorprese, due persone che hanno dato tanto alla società e alla gente dimostrando ogni giorno la loro disposizione, il loro impegno, le loro capacità. Mi rimane difficile salutarli, visto che ci sentiamo quasi tutti i giorni… Abbiamo creato un rapporto extra-calcio e tante cose rimangono tra noi… Auguro loro ogni fortuna, ma non vedo l’ora di organizzare una bella amichevole con loro per fargli mangiare un po’ di polvere ah ah ah… E con un Maledetta Primavera e un stammi sempre sereno, saluto Anto e Massi…