Tre punti d’ oro per il Cortona Camucia che batte la capolista San Quirico per due a uno
Cortona Camucia – San Quirico 2 – 1
Cortona Camucia: Pompei, Pagni, Cacioppini, Galizi, Tammariello, Migliacci, Bottonaro, Rossi, Petica, Rubechini, Anderini
A disp.: Attoniti, Torresi, Manfreda, Gallastroni, Leonardi, Mammoli, Berti, Franchi, Salvietti
Allenatore: Gabriele Santini
San Quirico: Borghi, Maggini, Generali, Romanini, Cerbone, Milanesio, Netti, Pasquini, Machetti, Provenzano, Morgantini
A disp.: Noli, Barbieri, Boulalouaz, Seghedoni, Duranti, Romeo, Diallo, El Guerouani, Varone
Allenatore: Francesco Paesano
Arbitro: Signor Alessio Argenti della Sezione di Grosseto
Marcatori: 36’ e 51’ Petica, 55’ Generali
Note: Petica tira a lato un rigore dopo tre minuti
Tre punti d’ oro per il Cortona Camucia che batte la capolista San Quirico per due a uno. Eppure la partita non sembrava promettere bene con Petica che dopo tre minuti mandava a lato un calcio di rigore pur spiazzando Borghi, ma il numero nove si rifaceva prontamente al 36’: calcio di punizione dal limite, lo batteva Petica, deviazione della barriera, Borghi spiazzato e palla in fondo alla rete. Al 51', arrivava il raddoppio: cross di Migliacci dalla destra, interviene Pagni di testa, il pallone non si sa se superi o meno la linea e Petica, ad ogni buon conto, ribadisce in rete. Passano quattro minuti e Generali, su disattenzione della retroguardia cortonese, sigla il due a uno. La partita, agonisticamente appassionante, regala una mezz’ ora finale ad altissima adrenalina con il San Quirico che si spinge in avanti alla ricerca del goal del pareggio e la difesa locale che regge agli assalti di una squadra che fa capire di essere in testa alla classifica non per caso, ma la difesa dell’ undici cortonese regge agli assalti giallorossi portando a casa tre punti che, si spera, possano regalare un finale di campionato da giocare con meno ansia. Dal canto suo, il San Quirico, pur non disputando una partita da prima della classe, ha dimostrato che, quando preme sull’ acceleratore, è una squadra che sa far male.
Stefano Bertini