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Tre punti per la decima vittoria stagionale


Prima Categoria Girone F
Cortona Camucia – Capolona Quarata 2 – 0
Cortona Camucia: Pompei, Pagni, Manfreda ( Gjeta ), Sekseni, Migliacci, Tammariello, Anderini ( Gallastroni ), Rossi, Petica, Rubechini ( Leonardi ), Bottonaro A disp.: Attoniti, Cacioppini, Faralli, Berti, Franchi, Torresi Allenatore: Gabriele Santini
Capolona Quarata: Garbinesi, Mannelli, Bruni ( Fani ), Donati, De Paola, Gjoka, Fabbriciani ( Cai ), Orecchiuto, Ruggeri, Bertini, Scartoni A disp.: Benigni, Salvi, Marraghini, Stella, Tacchini, Kebede, Spartà Allenatore: Marino Della Monica
Arbitro: Signor Gabriele Storri della Sezione di Arezzo
Marcatori: 44’ Bottonaro, 56’ Anderini
Tre punti per la decima vittoria stagionale ed undicesimo risultato utile consecutivo per il Cortona Camucia che si toglie definitivamente dai bassifondi della classifica e potrà giocare le ultime due partite più tranquillamente. Vittoria meritata per l’ undici di Santini che dopo aver controllato bene il gioco nella prima mezz’ ora abbondante, rischiano grosso al 42’: traversone dalla destra con il pallone che attraversa tutto il campo, Scartoni colpisce di testa a botta sicura con il pallone che esce di una spanna alla sinistra di Pompei, parso irrimediabilmente battuto. Passano due minuti ed il Cortona Camucia si porta in vantaggio: Bottonaro si decentra dalla sinistra e lascia partire un missile di destro che si insacca nei pressi dell’ incrocio lasciando di stucco Garbinesi. Dopo undici minuti della ripresa, i padroni di casa chiudono la partita: calcio di punizione dalla sinistra, palla in mezzo all’ era di rigore ed Anderini, sottoporta, insacca per il due a zero conclusivo. L’ undici di Della Monica tenta una reazione ma l’ estremo difensore Pompei deve compiere solamente interventi di ordinaria amministrazione e così, dopo tre minuti di recupero, gli Arancioni possono festeggiare per la conquista di tre punti meritati che li portano ad un provvisorio settimo posto facendo, altresì, aumentare il rammarico per quello che poteva essere e non è stato.

Stefano Bertini