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Il Porta Romana scippa ad un'ingenua Aquila 2 punti ed il primato !

Aquila Montevarchi: Lampignano, Pasquini, Stefanelli,Corsi, Bartolozzi, Raspanti, Mannella, Daveri (87 Marcelli), Vangi (83' Dati), Sorbini, Sanni (63'Renzi). A disposizione: Nardone, Desiderio, Lazzerini, Bartoli. Allenatore: Rigucci
Porta Romana: Parrini, Frutti, Francini (87' Kacorri), Pomo, Gurioli (80'Conti), Murras, Ciolli, Santini, Grandoli, Gori, Chiarelli. A disposizione: Bercigli, Bianchi, Sabia, Cogli, Stella. Allenatore: De Carlo
Reti: 73' Vangi, 95' Conti
Ammoniti: Vangi e Sorbini
A voler riassumere, in modo lapidario, la partita con un titolo di un film famoso viene d’istinto di pensare a “Quella sporca ultima meta”: a tempo oramai abbondantemente scaduto (era appena terminato l’ultimo minuto di recupero !) il Porta Romana trova il pertugio che consente di scippare all’Aquila quei due punti che le avrebbero consentito di volare fino in vetta alla classifica. Giornata tormentata quella odierna: piove col sole, la temperatura ha sbalzi degni delle montagne russe più terribili e molti sportivi non se la sentono di affrontare i capricci della natura. Stavolta le assenze sono imposte ad Athos Rigucci, che si trova costretto a fare a meno sia di Menichetti (ancora alle prese coi postumi dell’infortunio) che di Ferri: di quest’ultimo si capirà il motivo della sua defezione solo ad incontro terminato. Il Montevarchi parte come suo solito, ossia alla grande: al 1’ Mannella recupera palla a centrocampo ed allunga, centralmente, verso l’area di rigore dove Vangi, colpevolmente lasciato libero dai suoi marcatori, vi si incunea ma la sua conclusione è troppo precipitosa e si perde poco sopra la traversa. L’Aquila si schiera con il 4-3-3, con Corsi centrale che può contare su Daveri e Sorbini ai suoi fianchi mentre in avanti Rigucci schiera Vangi centrale, con Sanni e Mannella laterali, mentre il Porta Romana risponde con un 3-5-2 molto ben disposto in campo e mantiene la squadra tremendamente corta a centrocampo, in modo da asfissiare il gioco dei rossoblu. La partita prende una china favorevole agli aquilotti, che iniziano a premere gli avversari nella loro metà campo ma il loro centrocampo è davvero efficiente e più volte cerca la ripartenza per innescare le proprie punte ma la difesa del Montevarchi è davvero attenta e vanifica ogni puntata offensiva degli ospiti (oggi sinceramente “non pervenuti “in attacco). L’equilibrio, tuttavia, non si sblocca e bisogna attendere il 28’ per un nuovo sussulto: Corsi, da centrocampo, trova lo spazio giusto per un fendente che affetta la difesa ospite e Sanni, appena spostato sulla sua fascia sinistra, lo arpiona appena fuori l’area di rigore, si sbarazza di Frutti e Pomo ma, al momento di tirare, cicca completamente la misura e la palla finisce alle stelle. Proprio il Montevarchi non riesce a trovare il guizzo giusto per scardinare la difesa ospite, tanto bene in campo sono stati schierati i giocatori da De Carlo ed allora Pasquini, al 39’, durante l’ennesima incursione sulla fascia, prova a sorprendere Parrini con una conclusione da circa 20-25 metri sulla fascia destra ma la palla “scende” troppo tardi e, carezzando appena la parte superiore della traversa, si perde sul fondo. Il secondo tempo inizia in modo decisamente più vivace: già al 47’ Stefanelli si libera sulla fascia sinistra e rimette in area per Vangi ma questo è così ben marcato che non riesce a trovare modo per liberarsi ed, allora, tenta un estremo colpo di tacco; Parrini è sorpreso ma la palla esce lontana rispetto al suo palo di destra. Sul capovolgimento di fronte Chiarelli (letteralmente “tarantolato”, tanto infaticabile quanto impetuosa è stata la sua prestazione) evita un raddoppio di marcatura a centrocampo e, da oltre 20 metri, prova, a sua volta, a sorprendere Lampignano ma la sua conclusione è assolutamente fuori bersaglio. Non c’e tempo per riprendere fiato: il Montevarchi si riversa in avanti, al 52’ Vangi recupera un pallone che sembrava perso appena dentro lo spigolo sinistro dell’area di rigore avversaria e passa lesto a Sanni il quale tira molto forte ma Parrini è presente e neutralizza senza patemi. Vedendo che, col modulo del primo tempo, la squadra non riesce a sfondare e Rigucci, per cercare di dare una scossa al gioco rossoblu, avvicenda le posizioni di Mannella e Sorbini (passando così al 4-3-1-2) ma è il Porta Romana che si rende pericoloso: al 63’il Porta Romana batte una punizione sulla sua tre quarti offensiva di destra, la palla termina in area e viene ribattuta corta dalla difesa aquilotta, Grandoli si impossessa della sfera ed è lesto a girarsi ma, al momento del tiro, Ciolli è sia sulla traiettoria del tiro che oltre l’ultimo difensore del Montevarchi; vanamente la sfera termina in porta, le vibranti proteste dei giocatori rossoblu fanno spostare l’attenzione del signor Tesi (che, oggi, è riuscito nel raro evento di scontentare entrambe le formazioni con la sua conduzione !) verso il suo assistente di linea, che ha ancora il braccio alzato a segnalare la posizione di fuori gioco dell’arancio-nero e, nonostante le vigorose proteste dei fiorentini, annulla la marcatura. Di nuovo Rigucci corregge l’assetto della formazione: al 66’, sostituisce Sanni per Renzi, schierando così Sorbini e Vangi in attacco. La cosa dà i suoi frutti, anche se in modo assolutamente insperato: al 72’ Stefanelli, a centrocampo, dalla fascia sinistra, smista la palla forte e tesa sulla destra dove Corsi gode di una insperata libertà, entra in area e rimette al centro dove Vangi infila di sotto misura (appaiono incomprensibili le veementi e reiterate proteste per un presunto fuorigioco dell’attaccante rossoblu dei giocatori ospiti). Trovandosi in svantaggio il Porta Romana accusa il colpo e solo la forte personalità di Chiarelli lo tiene in partita: al 75’ questo staziona, provocatoriamente, di fronte a Lampignano, impedendogli la rimessa dal fondo; il portiere attira l’attenzione dell’arbitro per fargli notare l’ostruzionismo del giocatore ospite ma il signor Tesi, tra lo stupore e lo sconcerto generale, decreta una punizione a due dentro l’area di rigore, che però sarà sprecata dai giocatori fiorentini (per inciso, un identico comportamento di Sorbini ai danni di Parrini è costata l’ammonizione al giocatore aquilotto). Il Porta Romana, comunque, non è affatto domo: al 77’ ci prova Ciolli dalla distanza con una forte parabola ma Lampignano è attento ed alza sopra la traversa. Sul capovolgimento di fronte la palla termina, sulla fascia destra, a Daveri, il quale entra in area ma la sua conclusione sibila lontana dal palo di sinistra di Parrini. La girandola di sostituzioni, nel finale di partita, non riesce ad alterare l’equilibrio dell’incontro, neppure i 4’ minuti di recupero sembrano in grado di modificare il risultato e, invece, al 94’ avviene il “fattaccio”: una palla apparentemente presa arriva dentro l’area del Montevarchi dove vi si avventa Chiarelli e, vedendosi superato da un difensore rossoblu tenta, con una mezza rovesciata, di rimettere la palla al centro. In realtà il suo intervento colpisce alla testa il difensore aquilotto: tutti quanti si aspettano il calcio di punizione a favore della difesa (tant’è che i giocatori del Porta Romana iniziano ad arretrare) ma, sorprendendo di nuovo tutti quanti, l’arbitro, di sua iniziativa (l’assistente di linea non aveva segnalato nulla) assegna il calcio d’angolo per gli ospiti; anche il recupero sarebbe appena finito ma la giacchetta nera insiste a far battere il corner, la lunga parabola finisce sulla testa di Conti, che anticipa l’uscita di Lampignano e deposita la palla in rete ! A fine partita lo sparuto gruppo di sportivi del Porta Romana si complimenta per lo scampato pericolo coi suoi giocatori (e viene guardato in modo torvo dai tifosi locali, schiumanti di rabbia per l’occasione gettata al vento di restare da soli in vetta alla classifica) mentre, purtroppo, si chiarisce adesso il motivo dell’assenza di Filippo Ferri: proprio stamattina, stroncata da un male incurabile, è scomparsa sua madre e tutti quanti (società, giocatori e sportivi) si stringono idealmente attorno al loro compagno per cercare di sostenerlo in questo terribile momento.

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