Vincente prova d'orgoglio dell'Aquila contro il Foiano
Montevarchi – Foiano 2-1
C.S. Aquila 1902 di Montevarchi: Lampignano, Pasquini (57’ Ciardini), Stefanelli, Corsi, Bartolozzi, Raspanti, Sorbini, Ferri, Vangi, Daveri, Desiderio (57’ Renzi).
A disposizione: Nardone, Mannella, Lazzerini, Menichetti, Dati.
Allenatore: Atos Rigucci
Nuova A.C. Foiano: Liberali, Lombardi, Chiarenza, Tiezzi, Fettolini, Castro, Monaci, Mencagli (42’ Tenti), Colombi, Guizzunti (72’ Betti).
A disposizione: Calise, Ballantini, Frijio, Nikola, Petriccione.
Allenatore: Fani
Reti: Vangi (M) al 23’ su rigore, Monaci (F) al 28, Bartolozzi (M) al 92’
Note: Espulso Colombi (F) al 72’ per fallo a gioco fermo su Vangi, ammonito Fettoni per fallo in area di rigore ai danni di Sorbini. Recupero: +4 nel secondo tempo.
Vibrante partita quella odierna tra Aquila e Foiano: le due squadre si sono affrontate a viso aperto, rispondendo reciprocamente colpo su colpo ad ogni attacco, impiegando fino all’ultima goccia di energia per cercare di superarsi, per la gioia del numerosissimo pubblico accorso ad assistere all’incontro, che più volte s’è spellato le mani per applaudire le giocate dei locali e degli avversari.
Giornata uggiosa quella odierna: il maestoso sole che ha illuminato la mattinata è stato via via oscurato da nuvole sempre più grigie, avare però (per fortuna) nel rilasciare il proprio contenuto.
Infortuni e regolamenti impongono la scelta della formazione ad Athos Rigucci: Menichetti è quasi recuperato ma il mister non se la sente di rischiarlo subito e preferisce farlo accomodare in panchina, mentre Sanni è costretto ad uno stop forzato; a causa del bilanciamento delle quote, inoltre, Bartoli non trova spazio neppure tra le riserve e deve mestamente accomodarsi in tribuna (e, nelle interviste a fine partita, Rigucci arriverà addirittura a scusarsi con lui per non aver avuto la possibilità di farlo giocare).
Pronti, via: rigore ! O, meglio, “rigore” lo urla tutto il Brilli Peri di fede rossoblu già al 3’ quando Corsi, dal limite dell’area, spostato sullo spigolo alla sua destra, fa partire un fendente che viene respinto dal muro dei difensori del Foiano; la palla si impenna ma Daveri, sempre dentro l’area, seppure ancor più defilato sulla destra, addomestica la sfera e passa corto per Pasquini che rimette al centro ma già qui un difensore ospite intercetta vistosamente la traiettoria con un braccio e poi, dopo un caparbio recupero, Daveri cerca lo spazio per tirare in porta ma viene clamorosamente atterrato in area.
Lo stadio si infiamma e chiede, a gran voce, la massima punizione all’arbitro ma questo, posizionato all’incirca poco fuori la “lunetta”, ha in entrambi i casi la visuale ostacolata da un autentico muro di giocatori e, tra le altissime proteste dei locali, decide di glissare.
La reazione del Montevarchi è furibonda: al 4’ di nuovo Corsi, dal centrocampo (spostato a sinistra), crossa lunghissimo per Desiderio, che corre sulla fascia, mette giù la palla e, incurante del contrasto, tira teso dentro l’area piccola; tutti sono colti di sorpresa salvo Sorbini, gli spettatori si alzano in piedi visto che la porta è ormai sguarnita ma, clamorosamente, l’attaccante aquilotto manda la palla a lato del palo alla destra di Liberali (per la disperazione degli ultrà) !
L’Aquila non vuole concedere respiro agli avversari e continua a schiacciarli nella propria metà campo: al 9’ un cross teso di Stefanelli, proveniente dalla fascia sinistra, si trasforma in un tiro insidioso ma Liberali è attento e libera senza affanni.
Continua il Montevarchi a premere sull’accelleratore e, all’11’, ecco un’altra opportunità per i rossoblu: Desiderio riceve palla appena fuori dall’area di rigore e tira in porta e Liberali deve sfoderare un grande intervento per neutralizzare il pericolo, la ribattuta di testa di Vangi finisce alta sopra la traversa.
Ma il Foiano non ci sta a subire e, immediatamente, si riporta in avanti: una sgroppata sulla fascia destra di Mencagli, che aveva ricevuto un cross lunghissimo, proveniente dalla sua difesa, libera il giocatore in area di rigore e prova, di sorpresa, a beffare Lampignano con un astuto “cucchiaio”; il portiere, nonostante il gran salto, è battuto ma nessuno dei suoi compagni è in grado di correggere in rete.
Non c’è tempo nemmeno per respirare: al 17’ Sorbini si guadagna una punizione appena fuori lo spigolo di destra dell’area avversaria e tira forte e preciso (anche se centrale) sotto la traversa ma Liberali è attento e alza la sfera in angolo.
Sorbini si danna letteralmente l’anima nell’intento di creare gioco per i propri compagni e, al 22’, riesce a penetrare in area di rigore dove Fettolini gli frana addosso: l’arbitro è lì vicino e, incurante delle plateali proteste dei chianini, assegna al massima punizione; sul dischetto si presenta Vangi che, con freddezza, spiazza Liberali e deposita la sfera in rete.
Chi si aspettava una gara in discesa per gli aquilotti deve immediatamente ricredersi: il Foiano si rovescia in avanti e già al 23’ si procura un calcio d’angolo; la palla arriva al centro dell’area dove si accende una mischia, Fettolini è lì ma, nella foga, stoppa la sfera con la mano e scaraventa la palla in rete; inutile l’esultanza sua e dei suoi compagni, l’arbitro aveva già fermato il gioco.
I chianini però sono lungi dall’essere domi ed insistono a cercare il pareggio, che arriva al 28’: una rimessa del centrocampo ospite arriva, apparentemente innocua, appena dentro la lunetta dov’è appostato Monaci, il quale sorprende tutti quanti con una fulminea ed istintiva girata che sbatte sul palo alla destra di Lampignano e termina in rete (e gli spettatori, sportivamente, applaudiranno la prodezza dell’attaccante ospite).
Mai riposo fu più meritato: alla fine della prima fazione gli spettatori si spellano le mani dagli applausi.
Nell’intervallo sfilano in campo tutti gli aquilotti delle squadre giovanili, accorsi oggi al completo allo stadio (e che faranno, per tutto l’incontro, un tifo sfegatato per i propri beniamini): nel vederli, in tribuna a più di qualcuno brillano gli occhi quando ripensano che, solo cinque anni fa, la società era caduta nello sfacelo più totale mentre oggi, grazie da un paziente ma continuo lavoro, ha pienamente recuperato la sua dignità e sta dando soddisfazioni su soddisfazioni agli sportivi, tornati in gran numero a gremire il Brilli Peri.
Anche la ripresa inizia al fulmicotone: al 48’ Colombi prova a sorprendere Lampignano con un gran tiro da appena fuori area ma l’estremo rossoblu è attento e blocca con sicurezza.
Sul rovesciamento di fronte, al 50’, Vangi affetta l’area di rigore avversaria e, arrivato sullo spigolo di sinistra dell’area piccola, fa partire un fendente mirato sul palo opposto ma questo si limita ad accarezzare il montante per poi perdersi sul fondo.
Le coronarie degli spettatori sono oggi messe a dura prova: Colombi prende palla a centrocampo, avanza sulla sua destra e, arrivato al limite dell’area di rigore, con un colpo morbido scavalca la difesa rossoblu ed offre un’occasione d’oro a Monaci ma questo, di fronte a Lampignano, alza troppo la mira e la palla sorvola di parecchio la traversa.
Rigucci intuisce che la squadra rischia di sbilanciarsi troppo ed al 57 opta per un doppio cambio, sostituendo Pasquini con Ciardini e Desiderio con Renzi.
La cosa da frutti immediati: al 62’ una percussione centrale consente a Vangi di incunearsi in area, l’attaccante aquilotto replica l’azione precedente ma stavolta il suo è un tocco morbido “a giro”; nuovamente gli spettatori si alzano in piedi ma la sfera, intercettata da Liberali (in tuffo) con la punta delle dita, beffardamente, scheggia la base del palo di destra e scivola oltre la linea di fondo, facendo mettere a tutti gli aquilotti le mani nei capelli per l’eccellente occasione sfortunatamente fallita.
E’ impossibile prendere fiato perché le squadre stanno spremendo tutte le loro energie per cercare di superarsi a vicenda: al 24’Tenti, a centrocampo, ruba (di testa) la palla a Ciardini, galoppa sulla fascia sinistra e rimette al centro per Monaci ma questo è partito da troppo lontano ed il suo intervento, in scivolata, impegna severamente Lampignano, che deve sfoderare un grande intervento per neutralizzare, col corpo, la minaccia (la sfera terminerà in angolo, senza esito).
Al 73’, ossia un minuto dopo la sostituzione di Guizzanti per Betti, ecco l’episodio che imprimerà una nuova direzione alla partita: a Colombi, a gioco fermo, saltano i nervi e colpisce con una ginocchiata Vangi ma l’arbitro è esattamente davanti a lui e non ci pensa due volte ad estrarre il cartellino rosso (e poi provvederà ad espellere, dalla panchina, anche il presidente Livi, reo, a suo parere, di proteste troppo plateali).
Ridotto in inferiorità numerica il Foiano si arrocca in difesa: a più riprese i giocatori rossoblu si affacciano nell’area avversaria ma, all’ultimo istante, spunta sempre qualcuno in grado di sventare la minaccia.
La partita si trasforma sempre di più in un incontro di rugby, nel senso che il Montevarchi attacca continuamente, specialmente sulle fasce, ed il Foiano cerca di difendersi in mischia, scaraventando sempre più spesso il pallone in fallo laterale: gli aquilotti, sospinti dal calore degli Ultrà, trasformano le energie nervose in forza ed avanzano metro su metro verso la porta avversaria, saldamente presidiata da tutta la squadra ospite.
L’equilibrio si spezza solo al 92’: l’arbitro aveva appena decretato 4’ minuti di recupero e, sull’ennesima avanzata (inframmezzata) sulla fascia il Montevarchi guadagna il calcio d’angolo; Corsi si impossessa della palla e calcia lungo dentro l’area dove Bartolozzi si avventa sulla sfera e, con un doppio intervento, fa partire un tiro carico di rabbia che trafigge Liberali sulla sua sinistra.
Inutile il forcing finale degli ospiti, la partita si chiude sul punteggio di 2 ad 1: in tribuna tutti quanti tributano un lungo applauso per entrambe le formazioni, che mai hanno lesinato impegno ed energie nel tentativo di aggiudicarsi l’intera posta in palio ma, stavolta, è il Montevarchi, dopo due turni colmi di amarezza, a gioire per il risultato.
In sala stampa allenatore e presidente apprezzeranno la prestazione odierna degli aquilotti, riconoscendo loro che stanno iniziando a prendere coscienza delle proprie risorse e possibilità che, mischiate ad un gran cuore, hanno permesso loro di conquistare i 3 punti odierni, che riportano il Montevarchi nelle posizioni alte della classifica.
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