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In un'atmosfera surreale Aquila e Figline pareggiano 0 a 0

AQUILA MONTEVARCHI – GB FIGLINE 0-0
C.S. AQUILA1902 di MONTEVARCHI :Lampignano, Ciardini (83’ Raspanti), Stefanelli, Corsi, Bartolozzi, Menichetti, Mannella, Ferri, Vangi, Renzi (66’ Sanni), Dati (54’ Daveri) A disposizione Nardone, Lazzerini, Bartoli, Pasquini.
GIALLOBLÙ FIGLINE : Scarpelli, Benucci, Pellegrino, Scoscini, Gori, Mannini, Valcareggi (66’ Zangrilli), Mazzanti, Angelotti, Ormeni (70’ Betti), Rossini (80’ Protei). A Disposizione: Poponcini, Macchioni, Berti, Andreoni. Allenatore A. Cocollini
Ammoniti: Vangi e Menichetti
Montevarchi e Figline, in un pomeriggio dominato da un Sole generoso ma avvolto in un’atmosfera surreale, onorano il calcio con un bell’incontro che non ha visto prevalere nessuna delle due formazioni: grande gioco e grande cuore dei rossoblu, grande impostazione tattica dei gialloblu ma, più di tutto, grande Scarpelli, decisivo nel salvare a più riprese la propria rete dalla capitolazione. E’ un’Aquila frastornata quella che scende in campo al Brilli Peri, perché in settimana ne son successe di tutti i colori (dalle più fosche tinte): pesa come un’incudine legata attorno al collo la maxi squalifica (addirittura cinque mesi!) inflitta a Sorbini (per un gesto, e le prove televisive depongono totalmente a favore dei rossoblu, mai accaduto) ma, soprattutto, grande è la commozione per la scomparsa del piccolo Lorenzo Vanzi, investito (sulle strisce pedonali) pochi giorni fa in via Chiantigiana; per oggi era stato indetto il lutto cittadino, grande è stata la partecipazione al suo funerale e spettrale è stato il minuto di silenzio a lui dedicato, tanto profondo da far pensare che tutti quanti gli spettatori trattenessero il fiato per onorare la sua memoria (assieme a quella di Paolo Tiossi, indimenticato e indimenticabile medico sociale degli aquilotti negli anni passati). Oggi più che mai la formazione è imposta dagli eventi: con Sorbini (a proposito, la società sta pesando ogni singola parola nello scrivere il ricorso contro la sua squalifica e, prevedibilmente, verrà depositato in settimana) siede in tribuna anche Athos Rigucci (dovrà farlo anche domenica prossima), il quale non se la sente di rischiare Sanni fin dal primo minuto (ancora acerba è la sua condizione dopo il forzoso stop per il secondo infortunio) e opta per inserire fin da subito Renzi ed un ritrovato Dati, mentre tra gli ospiti spicca l’assenza di Salvatore Pica, anch’esso alle prese con un infortunio. Il primo affondo, al 9’, è però del Figline: Angelotti batte un calcio d’angolo alla destra di Lampignano, Scoscini salta più alto di tutti ma la sfera scheggia la parte superiore della traversa per poi perdersi; a ben vedere sarà l’unico tiro in porta degli ospiti in tutta la partita. Lo scampato pericolo dà una sferzata d’orgoglio all’Aquila, che reagisce prontamente: al 10’ Corsi batte un corner alla sinistra di Scarpelli, Ferri si alza imperioso e colpisce di testa ma anche la sua conclusione non è precisa. Al 17’ il Montevarchi si riporta in avanti: una rimessa laterale, avvenuta a centrocampo, di Stefanelli viene alzata di testa da Dati per Vangi, appostato sulla sua tre quarti offensiva di destra, il quale, pur marcato da due avversari, trova il modo di girarsi, si accentra e, dalla lunetta, fa partire un forte tiro diretto all’angolino di sinistra ma Scarpelli fa bentosto capire che oggi è in stato di grazia e, con un gran volo, neutralizza in angolo, senza esito. Per niente disposto a subire supinamente il Figline cerca cinicamente di sfruttare ogni singolo errore dei rossoblu: al 25’ una goffa respinta coi piedi di Lampignano giunge a Valcareggi il quale, appostato sulla tre quarti alla sua destra, viene contrastato da Menichetti, che vanifica così il suo inserimento. Il primo tempo (che ha visto la quasi totalità degli spettatori assistere in silenzio all’incontro, ancora commossi per il luttuoso evento di Lorenzino) scivola via senza ulteriori sussulti. Nella ripresa il Montevarchi avvicenda, al 54’, Dati con Daveri e avanza il suo baricentro: il guadagno territoriale è però contrastato, metro su metro, da un Figline molto ben disposto in campo, sempre attento a chiudere le triangolazioni rossoblu ed a contrastare ogni affondo. Dove non arriva la difesa ci pensa Scarpelli: al 55’ un angolo battuto, sul proprio lato sinistro, da Stefanelli viene smistato, di testa, da Mannella per Corsi che tira forte, mirando all’angolino basso alla sinistra di Scarpelli; il suo tiro viene contrastato da un difensore ospite e la palla s’impenna ma, prima che tocchi terra, Bartolozzi, di prima intenzione, cerca di replicare il gol che ha fatto al Foiano: la parabola è allettante, il pubblico si alza in piedi ma, con un volo incredibile (sorretto forse da ali invisibili) il portiere ospite compie un autentico miracolo, togliendo letteralmente la palla dalla porta ! Gli aquilotti capiscono che potrebbero farcela e non danno tregua agli avversari: al 59’ Corsi, liberatosi sulla fascia destra, penetra in area e rimette teso al centro, stavolta Scarpelli è superato ma Vangi arriva con un istante di ritardo e l’azione sfuma. Non c’è tempo per riprender fiato, perché il Montevarchi continua a schiacciare nella sua area il Figline: una percussione centrale innescata da Mannella e proseguita da Renzi dà l’opportunità a Ferri, appostato al centro dell’area, di tirare in porta; la sua conclusione è forte ma centrale e Scarpelli, ancora una volta, sventa la minaccia. Insistono gli Aquilotti, che mettono a dura prova la tenuta della difesa ospite (che vacilla sempre di più): Daveri, sulla sua tre quarti offensiva di sinistra, crossa al centro dell’are di rigore dove Renzi arpiona il pallone e lo offre a Mannella che, di prima intenzione, tira un fortissimo rasoterra diretto all’angolino basso alla sinistra di Scarpelli: ancora una volta tutta la tribuna salta in piedi ma il portiere ospite compie l’ennesimo guizzo e devia ancora in angolo. Schiuma rabbia l’Aquila che, nonostante stia facendo per intero la partita, non vede coronati i suoi sforzi per raggiungere la vittoria: al 76’ l’ennesimo corner (battuto dalla propria destra) diventa preda di Ferri che, di testa, scalda nuovamente i guantoni a Scarpelli. Nei minuti finali le squadre, che hanno dato fondo a tutte le loro energie, iniziano ad allungarsi e le occasioni si rarefanno: al 90’ Corsi batte un invitante calcio di punizione ma la sua conclusione si perde sopra la traversa mentre al 93’, quasi al termine del recupero, il Figline tenta, con una veloce ripartenza, di beffare gli aquilotti, con Mazzanti che riceve un pallone dalla sua metà campo, si sposta verso la destra ed entra in area di rigore ma Raspanti, subentrato nella ripresa, ha un recupero prodigioso e si frappone, provvidenzialmente, tra l’avversario e la sua porta, vince il contrasto e l’azione sfuma definitivamente. Il pareggio odierno, per quanto giusto, lascia entrambe le squadre con l’amaro in bocca, perché il Figline rimane invischiato ancora nei bassifondi della classifica mentre il Montevarchi vede allontanarsi ulteriormente le posizioni che contano, nel frattempo tutti quanti gli sportivi aspettano di conoscere gli sviluppi del ricorso presentato dalla società, che reclama che sia fatta giustizia sul “fattaccio” di Grassina. Sollecitato più volte dalla stampa locale Currò ha ribadito come il ricorso al mercato dicembrino fosse già stato preventivato dal Montevarchi ma tiene la bocca ben cucita su qualsiasi altra cosa predicando, nel contempo, a tutti quanti di mantenere calma e sangue freddo.

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